Via libera dall'Ue per gli aiuti in Italia alle famiglie per favorire l'accesso alla banda larga

Nel quadro delle norme unionali sugli aiuti di Stato sono previsti fino 500 euro a famiglia per l'acquisto di servizi internet e strumenti per navigare, come pc o tablet.

La Commissione europea ha approvato nei primi giorni di agosto un regime di buoni per 200 milioni di euro, volto ad aiutare le famiglie a basso reddito in Italia ad accedere ai servizi a banda larga ad alta velocità. La misura intende contribuire a ridurre il divario digitale in Italia, limitando contestualmente eventuali distorsioni della concorrenza.

Il regime italiano intende sostenere le famiglie a basso reddito grazie a voucher per acquistare servizi a banda larga con velocità di scaricamento dati (download) pari ad almeno 30 megabit al secondo (Mbps), privilegiando la più alta velocità disponibile, fatta salva la presenza nella zona interessata delle varie infrastrutture del caso. I voucher coprono anche l'offerta - da parte del medesimo operatore di telecomunicazioni - delle apparecchiature necessarie, come un tablet o un personal computer.

La misura consente alle famiglie ammissibili di telelavorare e accedere a servizi, educativi e di altro tipo, forniti online da scuole, università, prestatori di servizi pubblici e imprese.

L' Italia ha notificato la misura di sostegno alla Commissione perché la valuti ai sensi delle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato. La Commissione ha constatato che il regime, destinato principalmente alle famiglie, costituisce al tempo stesso un aiuto di Stato a favore degli operatori di servizi di telecomunicazione, i quali sono in grado di offrire tali servizi sulle infrastrutture a banda larga esistenti e forniranno le attrezzature necessarie (computer e/o tablet).

Le famiglie ammissibili possono usare il voucher per iscriversi a qualsiasi servizio d'accesso a banda larga di nuova generazione (NGA) presso l'operatore di loro scelta. Inoltre, non vi è discriminazione basata sull'origine dell'operatore di telecomunicazioni o sull'origine dei prodotti. Qualsiasi operatore di telecomunicazioni in grado di fornire alle famiglie ammissibili i servizi a banda larga NGA e le apparecchiature per gli utenti finali necessarie ha la possibilità di offrire i propri servizi.

L'Italia deve prendere inoltre le misure necessarie per evitare indebite distorsioni della concorrenza, in particolare deve verificare che il regime non sia usato per limitarsi a sostituire iscrizioni gi esistenti ai servizi a banda larga NGA.

Dopo la constatazione di queste misure la Commissione ha concluso che il regime è conforme alle norme unionali sugli aiuti di Stato e contribuisce agli obiettivi strategici dell'UE definiti nell'agenda digitale europea e nella comunicazione "Verso una società dei Gigabit europea".

La decisione offre agli Stati membri indicazioni utili su come questi regimi possano essere allineati alle norme dell'UE sugli aiuti di Stato.

Per ulteriori informazioni leggere il comunicato stampa della Commissione europea pubblicato su Rapid.