Il nuovo catalogo, lanciato in collaborazione con l'Osservatorio europeo dell'audiovisivo e realizzato grazie al supporto del Programma Europa Creativa – sottoprogramma Media, nell’attuale versione prototipale contiene dati provenienti da 115 servizi VOD (Video On Demand) e riguardanti 35 000 film europei; la versione definitiva si prevede sarà disponibile entro la fine del 2019.
In coerenza con le molteplici iniziative dell’ anno europeo del patrimonio culturale il catalogo rientra nell’azione chiave 4 della strategia Digital4Culture che intende supportare i settori dell’industria culturale e creativa nell’affrontare le sfide della rivoluzione digitale ma anche nel cogliere le opportunità e il potenziale che il Mercato Unico Digitale offre al settore in termini di valorizzazione e più ampia e democratica fruibilità delle produzioni.
Digital4Culture è parte della Nuova Agenda per la Cultura tesa a sensibilizzare i cittadini sul patrimonio culturale europeo condiviso, nella sua diversità, e di sfruttare appieno la forza della cultura sia nella costruzione di un'Unione più giusta e più inclusiva, sia nel rafforzare le relazioni esterne dell'UE.
Il catalogo consentirà a professionisti, enti pubblici e cittadini di accedere a informazioni sui film europei e sulla loro disponibilità online nel circuito del video on demand (VOD) in tutti i paesi dell'Unione europea, offrendo molteplici vantaggi:
- per i cittadini: una migliore visibilità del cinema europeo in tutta l'UE grazie alla creazione di una vera e propria cineteca virtuale, ricca e variegata
- per gli addetti ai lavori: gli autori ed i produttori sapranno in quali paesi e su quali piattaforme VOD i loro film sono disponibili; i distributori che intendono sfruttare al meglio i propri cataloghi potranno individuare i servizi VOD che propongono opere simili e che potrebbero essere interessati ai loro film; i servizi VOD potranno scoprire quali film europei online su altri territori potrebbero interessare al loro pubblico.
- per le pubbliche amministrazioni: indicazioni sulla qualità dell'offerta legale di film europei nel mondo digitale; più in particolare, i fondi di sostegno e le agenzie per la promozione cinematografica sapranno se i film che finanziano sono effettivamente disponibili e se di conseguenza si esportano in altri Stati membri. In un secondo tempo, i legislatori troveranno nel catalogo uno strumento che li aiuterà a monitorare l'attuazione della recente revisione della direttiva sui servizi di media audiovisivi, che ha istituito la quota minima del 30 % di film europei al fine di aumentare e migliorare la presenza del cinema europeo online.